All’indomani della sua partecipazione alla “Giornata per la custodia del creato”, promossa congiuntamente dall’Arciconfraternita dello Spirito Santo “Pieres Vives” di San Pietro di Carnia e dal Coordinamento regionale della Proprietà collettiva in Friuli-V. G., il I settembre al Centro ecumenico “Polse di Côugne” di Zuglio Carnico, pre’ Floriano Pellegrini ha diffuso, tramite la “newsletter” intitolata allora “Il Polifoneta - Foglio del Libero Maso de I Coi per la difesa e la promozione dei diritti delle persone e delle Comunità storiche”, gli appunti della sua relazione, che riproponiamo in occasione delle festività natalizie.
Ci soffermeremo su tre significative C: comunità, custodia, creato.
Comunità
Tra una visione individualista e una statalista, la necessità di recuperare il vero concetto di persona, quale soggetto ad un tempo a sé e parte di una comunità
Comunità come soggetto dotato di identità propria, anche territoriale; la distinzione con assembramento, gruppo, movimento, associazione, organizzazione: la presenza di un elemento oggettivo previo alla volontà sia individuale che complessiva
Comunità come soggetto storico, sia in ordine ad un micro-territorio, come ad un macro-territorio; indifferenza delle forme politiche o giuridiche in cui si struttura
La presenza di comunità dal carattere specifico dell’essere proprietarie di beni collettivi, non riducibili né alle sfere individuale o associata ma private, né a quelle pubbliche, con tutte le loro varietà
La sussistenza d’un codice di comportamento morale e giuridico proprio delle comunità; sua esistenza, sua necessità, sua evoluzione storica multiforme
L’esempio delle Regole alpine: loro origine familiare, le consuetudini normative e i laudi, la dimensione non solo agro-silvo-pastorale, ma di promozione complessiva del territorio (aiuti scolastici, interscambio con istituzioni ecclesiali, ecc.)
Nonostante tale storia gloriosa, il misconoscimento pressoché totale delle istituzioni pubbliche e statali; la mancanza di garanzie costituzionali
Custodia
Tra significati positivi (protezione, promozione, capacità di tramandare, …) e negativi (coercizione/carcere, freno, vigilanza, …)
Il termine salvaguardia e il termine iniziale di integrità, “conservare integralmente” piuttosto negativi, meglio promozione, valorizzazione
Il principio di responsabilità e quello di corresponsabilità
La sussistenza di specifici diritti e doveri in ordine alla custodia/salvaguardia e promozione del patrimonio collettivo proprio e del pi?ù vasto ambiente
Il diritto/dovere alla partecipazione e alla contribuzione; potenziale conflittualità e bisogni di definire criteri oggettivi e stabili per l’uso dei vari beni collettivi
La necessità di definire, con un preciso elenco, gli spazi di intervento della comunità, con una presenza garantita all’interno e a fianco delle istituzioni pubbliche, soprattutto territoriali, e nella gestione dei servizi (idrico, sanitario, stradale, finanziario, educativo, ricreativo, di tutela di fronte a terzi)
Dal concetto di supplenza o di volontariato, individuale e associato, a quello di corresponsabilità istituzionale
Creato
Il significato religioso del termine e quello, sinonimo ma pi?ù generico, di natura, quale spazio dell’attuarsi di qualcosa e qui del nascere (come: scottatura lo è dello scottare, mungitura del mungere, aratura dell’arare, …)
La visione contemporanea della natura quale spazio distaccato dalla persona e dalla comunità/villaggio/casa; la contrapposta visione integrata della cultura cristiana tradizionale
La visione dualista della realtà quale spazi non solo distinti (il che è giusto) ma disgiunti e persino contrapposti, di materia e spirito, natura e soprannatura, vita umana e vita religiosa
La visione statica della natura, quale dato di fatto in evoluzione, e quella cristiana quale dato di fatto intrinsecamente connesso alle libere scelte umane; l’uomo quale non solo creatura, ma creatura con-creante il proprio mondo
Il creato quale spazio non di forze cieche e spietate, ma di forze affidate alla libertà e creatività umana, dell’uomo come persona singola e in comunità; la natura come spazio d’un incontro di volontà di libera collaborazione
La testimonianza del movimento benedettino, dei Templari (con i casali agricoli), delle comunità religiose territoriali, pressoché sempre dimenticate
L’importanza essenziale delle parrocchie, quali comunità territoriali |
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