Il Comune di Asiago «non svolge soltanto i compiti tipici di ogni Comune italiano. Esso infatti è anche depositario di un patrimonio terriero molto vasto e che non gli appartiene ma che amministra con regole pubbliche e con criteri imprenditoriali»: così il sito ufficiale dell’amministrazione comunale – www.comune.asiago.vi.it – introduce la sezione intitolata “Note brevi e considerazioni sull’Uso Civico in Asiago”.
Nel capoluogo dell’Altipiano dei 7 Comuni (in provincia di Vicenza) è pacificamente riconosciuto che «questo patrimonio terriero appartiene alla collettività degli antichi abitatori, ovvero degli originari, cioè di coloro che hanno antiche origini asiaghesi». Il testo prosegue narrando le vicende dell’antico istituto. «In effetti sin dall’Alto Medioevo e a tutto il 18° secolo Asiago fu parte integrante di una Confederazione di Comuni libera e autonoma, con forti caratteri solidaristici quale appunto quello delle Terre collettive. La comunità originaria asiaghese, come d’altronde tutte le altre comunità appartenenti alla Confederazione conosciuta con il nome di “Reggenza dei 7 Comuni”, mantenne indivise gran parte delle terre boscate e pascolive, affidando al Cancelliere della Reggenza e alla Vicinia, l’onere di gestirle a favore della comunità intera.
Oltre all’uso collettivo la cui gestione era affidata al Cancelliere e alla Vicinia per il bene della comunità, su quelle terre gli asiaghesi riservarono a sé stessi e ai propri discendenti, di poter usare dei frutti residui secondo le proprie necessità personali. Con Napoleone la Confederazione dell’Altopiano fu soppressa e al suo posto venne istituito un Consorzio di Comuni. Nel 1925 infine, anche il Consorzio fu sciolto ed ogni Comune raccolse in prima persona l’eredità dell’Antico Patrimonio Collettivo e dell’Uso Civico».
Al giorno d’oggi dunque è il Comune che svolge «i compiti di gestione del Patrimonio Collettivo di boschi e Malghe e il ricavato di tale gestione viene impiegato a favore della Collettività degli aventi diritto. Ma tutti gli aventi diritto d’uso civico, poi, esercitano singolarmente i propri diritti di erbatico, di pascolatico, di legnatico. Oltre ai diritti accertati, vi sono anche quelli consuetudinari, quali ad esempio quello della legna per riscaldare le abitazioni, quello della raccolta di erbe e di funghi, quello di raspollare la legna secca nei boschi e molti altri legati alla tradizione locale.
Dal 1995 il Consiglio comunale di Asiago ha approvato il Regolamento per l’esercizio dell’Uso Civico sostituendo ed aggiornando il Regolamento consorziale del 1904». Tale documento è consultabile integralmente sul sito del Comune, nella sezione riservata all’Ufficio patrimonio e ambiente (patrimonio@comune.asiago.vi.it).
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