L’appello del presidente del Centro studi e documentazione sui Demani civici e le Proprietà collettive, Pietro Nervi, a destinare il 5‰ all’Università di Trento per sostenere l’indispensabile attività scientifica dello storico istituto.
Con la riduzione dei fondi destinati alle Università da parte del Ministero, anche il Centro studi e documentazione sui demani civici e le proprietà collettive dell’Università di Trento constata il venir meno delle risorse finanziarie messe a sua disposizione.
Come presidente del Centro invito quanti ne apprezzano la presenza e la continuazione dell’attività a destinare il 5‰ a favore dell’Università degli studi di Trento indicando il seguente codice fiscale: 00 34 0520 220.
Il contribuente non sostiene alcun costo, ma il versamento costituisce una preziosa entrata per il destinatario. È un atto concreto ed efficace e una grande opportunità per la ricerca universitaria.
La possibilità di destinare il cinque per mille, una quota di imposte a cui lo Stato rinuncia per destinarla a diverse categorie di enti, tra cui anche gli atenei, per progetti di ricerca, ha spinto anche l’Università degli studi di Trento a impegnarsi per un utilizzo chiaro dei fondi che i cittadini vorranno sottoscrivere e destinare agli atenei. Per questo, la legge finanziaria ha confermato anche per l’anno 2010 la destinazione in base alla scelta del contribuente di una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito.
Secondo le modalità previste, occorre firmare sull’apposito riquadro del Modello 730–1bis oppure sul Modello Unico o sul Cud la destinazione del 5‰ dell’Irpef indicando il codice fiscale dell’Università degli studi di Trento sopra indicato.
Grato per l’adesione al presente invito e con la speranza che il Centro possa continuare ad operare a sostegno della proprietà collettiva, porgo distinti saluti.
Pietro Nervi
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