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"La Vicìnia"
Març dal 2010
 
I Guarani di Laranjeira Ñanderu, costretti a vivere accampati sul ciglio della strada (© CIMI)

Un rapporto di “Survival” sulla scioccante condizione dei Guarani del Brasile
DIRITTI TERRITORIALI VIOLATI
Mobilitazione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale del 21 marzo

La situazione in cui versa la tribù dei Guarani del Brasile meridionale, secondo un nuovo rapporto di Survival International alle Nazioni Unite, è una delle peggiori fra tutti i popoli indigeni delle Americhe.
La pubblicazione del rapporto giunge in concomitanza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale del 21 marzo.


I Guarani del Brasile soffrono di elevati tassi di suicidio, malnutrizione, arresti arbitrari, alcoolismo e sono regolarmente presi di mira e uccisi da uomini armati al soldo degli allevatori che hanno preso il controllo della loro terra.
Il disconoscimento dei diritti territoriali degli Indiani, nel rapporto inviato all’Onu, è individuato come la causa principale di questa situazione esplosiva.
Il rapporto sottolinea che la crescente domanda di etanolo come combustibile alternativo alla benzina determinerà un’ulteriore sottrazione di terra ai Guarani e un conseguente peggioramento della loro situazione.
Nonostante abitino in uno degli stati più ricchi del Brasile, che è tra le economie emergenti più grandi al mondo, molti Guarani versano in povertà estrema.
Alcuni vivono sotto teloni di plastica ai lati di trafficatissime superstrade, altri in “riserve” cronicamente sovraffollate dove dipendono dalle elargizioni governative.
Una comunità guarani che vive ai margini della strada e che ha visto tre dei suoi leader uccisi dai sicari degli allevatori, ha dichiarato: «Cresce l’impazienza per l’eccessivo ritardo nella demarcazione della nostra terra. Ci sta uccidendo lentamente e ci sta esponendo al rischio di genocidio».
«Questo rapporto descrive la spaventosa condizione in cui versano i Guarani – ha dichiarato Stephen Corry, direttore generale di Survival –. È responsabilità morale e giuridica del governo brasiliano garantire che le violazioni dei diritti umani e la discriminazione razziale perpetrati contro i Guarani siano fermati. Senza un’azione rapida ed efficiente, molti altri Guarani soffriranno e moriranno».
In un comunicato diffuso da Survival international il 18 marzo sono elencate una serie di gravi situazioni.
Violenza: i Guarani subiscono violenti attacchi e molti dei loro leader sono stati assassinati. Nel 2008, nel Mato Grosso do Sul, in conflitti interni ed esterni sono stati uccisi 42 Guarani.
Suicidi: il tasso di suicidi fra i Guarani è uno dei più elevati del mondo. Più di 625 Guarani si sono tolti la vita dal 1981 (quasi l’1,5% della popolazione totale) e nel 2005 il tasso di suicidi dei Guarani era 19 volte superiore a quello della media brasiliana. Tra coloro che si sono suicidati si sono anche bambini dell’età di 9 anni.
Malnutrizione e cattive condizioni di salute: molti Guarani soffrono di malnutrizione e il loro tasso di mortalità infantile è più del doppio della media brasialiana, mentre l’aspettativa di vita è di oltre 20 anni più bassa.
Detenzioni arbitrarie: i Guarani sono spesso imprigionati senza motivo, senza possibilità di avere un’interprete e assistenza legale. Scontano «pene sproporzionatamente dure per reati minori».
Sfruttamento dei lavoratori: molti Guarani sono costretti a lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero delle industrie dell’etanolo che hanno occupato le loro terre ancestrali. I salari sono miserevoli e le condizioni di lavoro disumane.
Nel sito di “Survival” sono a disposizione le versioni integrali inglese e portoghese del rapporto. Sulla vicenda puù anche essere consultata la storia online http://www.survival.it/notizie/5660
Dal 1969, “Survival International” (www.survival.it) aiuta i popoli indigeni di tutto il mondo a proteggere le loro vite, le loro terre e i loro fondamentali diritti umani.