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"La Vicìnia"
Jugn dal 2003
 

Par une gjestion forestâl gnove
LA PROPIETÂT COLETIVE TE “FILIERE BOSC MARCJÂT”

[par cure di Delio Strazzaboschi, Secretari de Ministrazion frazionâl di Pesariis]


Attualmente in Friuli-V. G. i boschi vengono gestiti in modo molto elementare attraverso la forma della vendita delle piante in piedi. Significa che una ditta, interessata all’utilizzo delle piante autorizzate al taglio da parte degli uffici forestali competenti, acquista direttamente dal proprietario tali piante remunerandole sulla base di un valore presunto, stimato da un tecnico e derivante dalla differenza tra l’ipotetico valore di mercato del legno ricavabile e i costi che la ditta deve sostenere per tagliare la pianta, prepararla in tronchi (assortimentazione), portarla alla strada forestale (esbosco) e consegnarla al destinatario finale (trasporto).
Questo sistema ha il pregio di essere molto semplice e veloce nella sua applicazione, ma è caratterizzato da alcuni sostanziali difetti, che lo rendono alquanto inopportuno nella maggioranza dei casi. Gli aspetti negativi si possono così riassumere: la gestione dell’utilizzazione viene completamente delegata alla ditta che ha acquistato le piante in piedi; non è possibile sapere quali sono gli effettivi costi di utilizzazione; ancor meno è dato conoscere il reale valore commerciale dei diversi assortimenti ricavabili, dato che non viene fatta una vera e propria qualificazione e che in ogni caso l’acquirente non è tenuto a comunicare né assortimenti né prezzi spuntati sul mercato; non avendo riferimenti certi per quanto riguarda la qualità del legno ricavatone è impossibile impostare un programma di valorizzazione qualitativa del bosco.
Per queste sue caratteristiche la vendita in piedi in quasi tutta Europa viene applicata solamente in alcune situazioni marginali, oppure quando il fattore velocità ha un ruolo preminente, come nel caso in cui si debbano utilizzare boschi danneggiati da eventi atmosferici o da patogeni.
L’Amministrazione frazionale di Pesariis è stata fra i soci fondatori di “LegnoServizi scrl”, società pubblico-privata che ha gestito un osservatorio del comparto legno regionale e grandemente contribuito all’elaborazione del nuovo assetto normativo. “LegnoServizi scrl” si occupa ora prevalentemente dell’assortimentazione, qualificazione e commercializzazione collettiva del legname tondo, gestendo la “Borsa del legno regionale”. A fine 2002 l’Amministrazione di Pesariis ha iniziato ad operare concretamente con le nuove modalità, affidando i contratti d’opera direttamente alle imprese boschive e contestualmente i mandati di vendita a “Legno Servizi scrl”. Il “Piano regionale di sviluppo rurale” per il periodo 2000-2006 prevedeva specifiche misure e benefici per la gestione associata dei boschi ed il miglioramento delle relative infrastrutture (proprietari), per l’acquisto di macchine ed attrezzature (imprese boschive e di prima trasformazione), per la realizzazione di piazzali e la fornitura di servizi per la commercializzazione collettiva (“Osservatorio” e “Borsa del legno”).
L’obiettivo dell’intervento che viene individuato all’interno del “Piano Integrato” è la valorizzazione della Foresta dell’alta Val Pesarina e lo sviluppo dell’imprenditoria forestale locale, attraverso una gestione in forma attiva della risorsa da parte del proprietario, che intende programmare i propri interventi su base pluriennale e delegare la vendita alla “Borsa del legno regionale”. L’Amministrazione di Pesariis ha manifestato la sua intenzione di affidare alla “Borsa del legno” la vendita del legname, al fine di garantirsi una maggiore valorizzazione della proprietà e della risorsa legnosa. Per dare continuità alla propria iniziativa e garantire una stabilità operativa alle realtà produttive che vengono coinvolte nel “Piano integrato”, la Frazione ha scelto di predisporre una serie d’interventi che coprano un arco temporale di 6 anni, dal 2001 al 2006.
Questa scelta è dettata dalla necessità di pianificare a medio periodo gli interventi, al fine di realizzare: una maggiore chiarezza economica, potendo conoscere gli investimenti da fare ed il sostegno da parte del “Piano di sviluppo rurale”; la possibilità di programmare gli interventi infrastrutturali, quali la viabilità ed i piazzali, prima di procedere all’utilizzazione del bosco; una maggiore collaborazione con il mondo produttivo, garantendo ad alcune ditte una continuità di lavoro tramite accordi pluriennali di gestione e utilizzazione. Gli interventi prevedono: il piano delle utilizzazioni, la viabilità forestale, il sistema di commercializzazione, interventi di diradamento e potature, sistemazioni idraulico-forestali e la riattivazione e sistemazione dei sentieri, per la fruibilità turistica. L’Amministrazione si è impegnata a realizzare le azioni del Piano “Alta Val Pesarina” (elaborato il 19.X.2001 dallo studio “Staf snc Servizi Forestali in Tolmezzo” ed approvato con comunicazione F/1.7/4565 del 15.IV.2002 della Direzione regionale delle foreste, come rideterminata con nota F/1.7/7287 del 13.VI.2002, per una spesa ammissibile di 657.050,77 euro, di cui 614.700,55 euro di contributo). L’Amministrazione ha quindi impegnato la somma di 42.350,22 euro, quale parte non finanziata da contributo.
Ai fini della valorizzazione della “Filiera Foresta-Mercato”, fondamentale è la strategia di qualificazione del bosco e del legname. Proprietari di boschi, addetti alla lavorazione del legno, ditte e consumatori sono sempre più interessati a una gestione della foresta conforme al principio della continuità e rispettosa dell’ambiente. Il primo obiettivo è allora la certificazione del bosco. Si ricorda il sistema
“Pefc” (“Pan European Forest Certification”) per la certificazione ecologica delle foreste e del legno, che si prefigge le finalità di certificare la sostenibilità della gestione dei boschi, dal punto di vista ecologico, economico e sociale e garantire la rintracciabilità dei prodotti legnosi, trasformati e commercializzati, che provengono dai boschi certificati. L’Amministrazione frazionale di Pesariis ha ritenuto meritevole aderire al sistema “Pefc” regionale: per garantire all’acquirente che il legname offerto proviene da boschi gestiti in modo corretto e non distruttivo; per valorizzare la risorsa legno e garantirsi l’opportunità di sfruttare un mercato destinato a crescere e che non può coglierci impreparati nel rispondere alle sue esigenze; per dimostrare all’utenza che la gestione dei nostri boschi non danneggia l’ambiente ma consente di sfruttarne meglio le funzioni, mantenendo la loro biodiversità, produttività e capacità riproduttiva.
L’Amministrazione è stata la prima in assoluto nella Regione Friuli-V. G. ad aderire al sistema di certificazione regionale, così come proposto da “LegnoServizi scrl”, includendo nella certificazione regionale tutti i 494 ettari di boschi di produzione rientranti nel “Piano economico”.